Classificazione mascherine
Vi sono nel mercato svariati tipi di Mascherine che possono essere divise:
A – Per uso Civile
B – Per uso Medico
C – Per uso Chirurgico
A – Per uso Civile
Possono essere prodotte ed immesse nel mercato senza alcuna certificazione non devono rispettare nessuna norma sulla filtrazione.
B – Per uso Medico
Devono essere certificate e rispondere alla norma EN14683
Queste maschere vengono testate nel senso dell’espirazione, ossia dall’interno verso l’esterno. I test valutano l’efficacia della filtrazione batterica e permettono di stabilire la conformità delle mascherine con le seguenti normative:
- Normativa europea EN 14683: in base a questa normativa il livello di efficacia di una mascherina può essere di quattro tipi: tipo I, tipo II, tipo IR e tipo IIR.
- Tipo I: efficacia di filtrazione batterica superiore al 95%.
- Tipo II: efficacia di filtrazione batterica superiore al 98%.
- Tipo R: la normativa europea prevede anche un test di resistenza alla proiezione, in base al quale le mascherine possono essere di tipo IR e IIR. Le mascherine IIR sono quelle più resistenti.
C – Per uso Chirurgico
Devono essere certificate e rispondere alla norma EN14683 vale tutto quanto detto per le Mediche ed inoltre si aggiunge la STERILITA'.
Per procedere alla sterilizzazione occorre utilizzare un sistema di Pastorizzazione che tenga le mascherine ad una temperatura di 72° per almeno 90 minuti.
Si possono sterilizzare le mascherine anche per via chimica utilizzando l'ossido di Etanolo e tenendo per almeno 15 giorni le mascherine in essicazione.
La confezione Sterile prevede che la mascherina sia confezionata una per volta.
Corretto Uso
Ci sono alcune precauzioni da prendere quando si indossa una maschera chirurgica o protettiva. Ecco le più importanti:
- Togliere la maschera dalla confezione e poggiarla sul viso e tenderla, a seconda del modello, tirando esclusivamente sugli elastici o sui lacci.
- Verificare che l’orientazione della mascherina sia corretta: la mascherina ha generalmente una barretta interna che va poggiata e modellata intorno al ponte del naso. Le marcature apposte dal produttore, invece, si trovano generalmente sulla superficie esterna della maschera. Qualora non vi siano marcature, poggiare sul viso la parte più imbottita della mascherina.
- Aprire bene la maschera, poggiarla sul viso in maniera che copra naso, bocca e mento, e fissarla facendo passare gli elastici o i lacci dietro la parte superiore della testa e la nuca.
- Nel caso delle maschere di protezione, per verificare se la maschera è stata messa correttamente basta coprire il filtro con le mani e inspirare lentamente: se la maschera aderisce al viso, significa che è ben posizionata, mentre se non aderisce significa che non si crea un vuoto d’aria, che l’aria continua a filtrare all’interno, e che quindi non è stata messa correttamente.
- Una volta indossata la maschera non dovrà più essere spostata o riposizionata se non al momento in cui verrà rimossa.
- Per quanto riguarda lo smaltimento, le mascherine monouso dovranno essere depositate immediatamente negli appositi contenitori, subito dopo essere state rimosse.
- Cambiare mascherina regolarmente: almeno ogni 3 ore per le maschere chirurgiche, o prima se ha ricevuto degli spruzzi di liquidi bioligoci; ogni 3-8 ore per le maschere di protezione.
- Lavarsi le mani prima e dopo aver indossato la maschera.
Quando si riceve un ordine
E' indispensabile chiedere al cliente che tipo di mascherina vuole avere; evidentemente tipi diversi di mascherina sono fabbricate con prodotti diversi e con tecniche diverse.
Quali prodotti compongono una Mascherina.
Una mascherina è fabbricata con 5 prodotti diversi.
1 – Primo strato Spunbonded in Polypropilene di grammatura tra i 20 e 25 g/mq.
2 – Secondo strato Melt Blown è lo strato filtrante ed in funzione della capacità filtrante 95% o 98% ha costi diversi.
3 – Terzo strato Spunbonded in Polypropilene di grammatura tra i 20 ed i 25 g/mq.
4 – Elastici per ear top.
5 – Reggetta fermanaso.