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Ad uso professionale. La confezione non contiene le lancette pungidito per il necessario prelievo di sangue capillare (da acquistare separatamente).
Caratteristiche e vantaggi
E' un test con tecnologia su sangue capillare (preso tramite pungidito da un infermiere) per determinare la presenza di anticorpi di classe IgM e IgG sviluppati in reazione a SARS-COV-2 che è responsabile dell'infezione Covid-19
I test sierologici qualitativi servono a rilevare gli anticorpi che qualsiasi individuo produce in risposta a un'infezione (o a una vaccinazione). In questo caso si tratta di ricercare gli anticorpi che agiscono verso le principali proteine del virus Sars-Cov-2 che è responsabile dell'infezione Covid-19.
Sono anticorpi. Quando si contrae un virus, dopo un “periodo finestra”, il corpo inizia a sviluppare anticorpi di classe IgM (fase attiva) e a seguire quelli di classe IgG. Con il passare del tempo le IgG salgono mentre scendono le IgM, con tempi e cinetiche attualmente in fase di studio.
L'utilità è lo screening ed il monitoraggio rapido della risposta anticorpale su vasta scala. Nella lotta al COVID-19 per non congestionare i laboratori e permettere l’esecuzione del tampone a chi rientri in determinate categorie di urgenza il Ministero della Salute ritiene che i test sierologici siano molto importanti per la ricerca e valutazione epidemiologica della circolazione virale.
Il test che utilizziamo ha ottenuto la certificazione CE ed è prodotto da un'azienda certificata ISO 9001/2015 e ISO 13485/2016.
Il risultato del test deve essere refertato da un medico o da personale sanitario professionale abilitato.
In caso di infezione da COVID 19 il corpo ha bisogno di alcuni giorni per produrre la sua risposta anticorpale (fase finestra). Pertanto se il test dovesse essere eseguito poco dopo il contagio potrebbe non rilevare gli anticorpi proprio per il fatto che devono ancora essere prodotti dal corpo. In questo caso si parla di falso negativo. Se non si ha la certezza di eseguire il test dopo la "fase finestra", la soluzione più prudente è programmare un re-test ravvicinato.
Per ora l'unico test validato per la diagnosi è il tampone faringeo RT-PCR. Pertanto anche se la sensibilità del 90% e la specificità del 96% di questo test siano molto alti permane la possibilità di falsi positivi e quindi ogni eventuale esito positivo deve essere successivamente confermato dal tampone faringeo.
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